Il libro "L'Europa lunga un piede" è disponibile negli store di Amazon.
AMAZON.IT - AMAZON.CO.UK - AMAZON.COM - AMAZON.FR - AMAZON.DE - AMAZON.ES
Disponibile anche in versione ebook per Kindle e per gli altri lettori digitali.

venerdì 25 gennaio 2013

Il football nella Fossa dei Leoni

Nell'ambito delle celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia, che porteranno a Torino mille iniziative, un gran fermento e tutta una serie di nuovi edifici (Palazzo a Vela, Palazzo Nervi), opere pubbliche (La Monorotaia) ed un nuovo Parco (Italia 61), gli organizzatori stringono un accordo con l'Aviazione Americana per una partita di esibizione della palla ovale nella prima capitale dell'Italia Unita.
Il teatro dell'esibizione è nientemeno che il mitico Stadio Filadelfia, soprannominato "La Fossa dei Leoni", l'impianto nel quale il Grande Torino di Valentino Mazzola e di tutti i suoi compagni con lui periti nel disastro aereo di Superga il 4 Maggio 1949, creò ed alimentò la propria leggenda.
Il Torino, per l'occasione, deve emigrare al vicino stadio Comunale per giocare la partita di esordio casalingo in campionato contro il Lanerossi Vicenza, e la sera del 2 settembre 1961 ben ottomila spettatori occupano le gradinate del Filadelfia per assistere alla partita tra i Wiesbaden Flyers ed i Bitburg Barons, due delle squadre più accreditate del campionato USAFE.
Il quotidiano "La Stampa" e la sua edizione pomeridiana "Stampa Sera" danno ampia copertura all'evento, tentando anche (senza grande successo, però) di preparare gli spettatori pubblicando il giorno prima della partita una sorta di prontuario con le regole principali del gioco, finendo però per fare ancora più confusione del preventivato.
Pur senza comprendere quasi nulla di ciò che succede sul terreno di gioco, il pubblico si entusiasma soprattutto per i violenti scontri di gioco che si susseguono sul campo.
Alla fine della partita il punteggio vede i Bitburg Barons prevalere per un solo punto (15-14) sui Wiesbaden Flyers.

Nessun commento:

Posta un commento