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lunedì 25 marzo 2013

Il College Football sbarca in Europa

Fallito il primo tentativo di creare una lega professionistica in Europa, che lascia in eredità la fondazione dei Gladiatori Roma, Bob Kap ricomincia da zero, cercando di introdurre il football americano attraverso l'esibizione di squadre americane che possano divertire ed interessare il football.
Inizialmente si cerca di portare a Parigi i Dallas Cowboys ed i Miami Dolphins, ma ancora una volta Kap si vede costretto a ridimensionare i propri piani, e deve accontentarsi di rivolgersi al College Football. E nemmeno quello di primo piano, poichè la NCAA gli risponde picche e solo la NAIA, che raccoglie i college minori, si accorda con la Intercontinental Football League per inviare in Europa due squadre: I Javelinas di Texas A&I at Kingsville, ed i Reddies di Henderson State Univerity at Arkansas.
E' il 1976, ed i Javelinas vivono un momento magico (non per nulla l'intera squadra di quell'anno verrà poi inserita in blocco nella Hall of Fame della scuola), ma anche i Reddies non sono da meno. Le due squadre si sono incontrate nella finale NAIA del 1974 (che vide i Javelinas vincitori), ed anche nel 1975 hanno occupato i primi due posti del ranking.
Tra le polemiche dei loro avversari, che vedevano in una preseason di ben cinque partite un vantaggio enorme rispetto alle altre squadre, Reddies e Javelinas lasciarono gli USA a fine maggio per una tournèe di tre settimane e cinque partite in Francia, Germania ed Austria. L'Italia avrebbe dovuto ospitare due partite a Genova e Firenze, ma il programma subì un improvviso cambiamento dovuto alle grosse preoccupazioni che il sorprendente successo elettorale del Partito Comunista portasse a rivolte di piazza con conseguente rischio per la sicurezza delle delegazioni americane (i giornali dell'epoca citarono proprio le "communist riots" come motivo della cancellazione delle partite).
I Javelinas fecero un sol boccone dei Reddies in tutte e 5 le partite disputate a Versailles, Berlino, Norimberga, Mannheim e Vienna. In particolare, ben 30mila persone riempirono gli spalti dello Prater di Vienna (oggi Ernst Happel Stadion), ma anche per le altre partite (eccezion fatta per quelle di Norimberga e Mannheim, giocata all'interno delle basi militari americane in sostituzione delle due partite italiane, con pubblico prevalentemente formato da soldati) il successo di pubblico fu enorme, e convinse Bob Kap a ripetere l'esperimento anche nel 1977.

martedì 12 marzo 2013

Spaghetti Bowl: da Firenze a Napoli

Il 1 Gennaio 1945 si gioca a Firenze lo Spaghetti Bowl, la prima partita di football americano di cui si abbia notizia certa in Italia. C'era stato, in verità, il Bambino Bowl a Bari, nel 1944, ma si era trattato di una partita di flag football, la versione soft del football che si giocava nelle varie basi aeree americane disseminate in Puglia dopo lo sbarco alleato del 1943.
In 25mila affollano le gradinate dello stadio Berta (attuale Franchi) per assistere alla vittoria dell'esercito, guidato da un fenomenale John "Big Six" Moody, sull'aviazione, mentre in cielo una squadriglia di P38 assicura che le minacce naziste di bombardare lo stadio durante la partita restino tali e non si concretizzino, permettendo che per una giornata la guerra si fermasse, almeno in apparenza, per ricreare l'atmosfera dei grandi bowl del college americano, regalando un po' di spensieratezza ai soldati impegnati nella cacciata dei nazifascisti dall'Italia.
Ma lo Spaghetti Bowl ebbe altre edizioni, negli anni successivi, sempre legate in qualche modo al football militare. Il primo gennaio 1953 è lo stadio comunale di Livorno (che gli americani chiamavano "Yankee Stadium") ad ospitare lo Spaghetti Bowl, una sfida tra i campioni USFA dei Salzburg Blue Devils ed i Wiesbaden MP Commanders.
Nel 1960, alla base navale americana di Napoli, inizia la tradizione di giocare una partita, a fine stagione, tra due squadre del campionato USAFE. La prima edizione vede i tedeschi Ramstein Rams incrociare i caschi con i francesi Chateauroux Sabres, ma con il passare degli anni la partita si trasforma in una sfida tra  la rappresentativa delle squadre che partecipano alla lega interna alla base (Naples All-Star) ed una squadra dei vari campionati militari che si disputano in Europa.